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Benvenuto nel mio blog personale. In questa pagina racconto considerazioni, pensieri, preoccupazioni, analisi sulla vita quotidiana, condividendo parte del mio lavoro giornalistico e delle mie riflessioni personali. Lavoro come Giornalista a Torino dal 2000. Mi interesso degli argomenti più diversi, e in tutto questo tempo ho costruito un ampio portfolio di articoli. Pubblico regolarmente i miei articoli su Corriere della Sera - Corriere Torino, Voce Pinerolese, Gazzanet e siti web, cercando sempre di fornire resoconti chiari e onesti

venerdì 8 maggio 2020

CORONAVIRUS-ITALIA. Fase 2: non serve l’autocertificazione per andare a lavoro

Lo spostamento può essere giustificato da documenti alternativi che sostituiscono la certificazione ufficiale

Il 4 maggio è iniziata la Fase 2. Sono passati solo pochi giorni e c'è ancora tanta confusione sopratutto per quanto riguarda gli spostamenti. 

Un lascito della Fase 1 è sicuramente l'autocertificazione che, anche adesso, serve per giustificare il motivo per il quale si esce di casa: è sempre richiesta dalle Forze dell'Ordine (fermo restando che non è indispensabile stamparla) eccezion fatta per alcuni casi specifici per i quali è consentito non averla con sé.

Chi va a lavoro, infatti, può muoversi senza autocertificazione e anche in caso di controllo non sarà costretto a firmarla se è in grado comprovare la motivazione con un altro documento. Per tutti gli altri invece non cambia nulla e consigliamo di limitare gli spostamenti se non allo stretto necessario e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie di cui abbiamo parlato in questo articolo.

Basta il tesserino o una dichiarazione del datore di lavoro
Come si può immaginare, non basta dire a parole sto andando a lavoro. Serve un documento ufficiale alternativo all'autocertificazione come un tesserino aziendale o un'autorizzazione del proprio datore di lavoro

La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata

La dichiarazione-autorizzazione del datore di lavoro dovrebbe esser redatta sulla carta intestata dell’azienda e sottoscritta dal legale rappresentante, come esemplificato di seguito:
FAC SIMILE DICHIARAZIONE DEL DATORE DI LAVORO

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