Il punto della situazione sull'emergenza CORONAVIRUS in Italia
di oggi giovedì 23 aprile.
I dati ufficiali dal Dipartimento della Protezione Civile Nazionale alle 18
Per la prima volta il numero dei pazienti dimessi e guariti
è superiore rispetto ai nuovi casi
In particolare, nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 23 aprile, il totale delle persone che hanno contratto il virus è 189.973, con un incremento rispetto a ieri di 2.646 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 106.848, con un decremento di 851 assistiti rispetto a ieri.
Tra gli attualmente positivi 2.267 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 117 pazienti rispetto a ieri.
22.871 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 934 pazienti rispetto a ieri.
81.710 persone, pari al 76% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Rispetto a ieri i deceduti sono 464 e portano il totale a 25.549. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 57.576, con un incremento di 3.033 persone rispetto a ieri.
IL DETTAGLIO REGIONE PER REGIONE
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 33.873 in Lombardia, 12.845 in Emilia-Romagna, 15.152 in Piemonte, 9.925 in Veneto, 6.171 in Toscana, 3.466 in Liguria, 3.230 nelle Marche, 4.486 nel Lazio, 2.978 in Campania, 1.871 nella Provincia autonoma di Trento, 2.936 in Puglia, 1.135 in Friuli Venezia Giulia, 2.301 in Sicilia, 2.100 in Abruzzo, 1.494 nella Provincia autonoma di Bolzano, 355 in Umbria, 817 in Sardegna, 823 in Calabria, 463 in Valle d’Aosta, 229 in Basilicata e 198 in Molise.
In Lombardia oltre 70 mila i contagiati (1.073 in più di ieri)
Nelle ultime 24 ore 200 morti
OMS: NULLA SARÀ COME PRIMA, DOBBIAMO CONVIVERE CON IL VIRUS
"Non dobbiamo commettere errori. Abbiamo ancora molta strada da fare perché questo virus resterà con noi per molto tempo". Così nella consueta conferenza stampa da Ginevra il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
"Non c’è dubbio – ha continuato – che gli obblighi di confinamento domiciliare e altre misure di distanziamento fisico abbiano contenuto con successo la trasmissione in molti paesi ma questo virus rimane estremamente pericoloso".
IL RIEPILOGO DI IERI MERCOLEDI' 22 APRILE
• Il governo stringe sulla fase 2: dal 4 maggio il ritorno di 2,7 milioni di lavoratori;
• Oms: la strada è ancora lunga, il virus resterà con noi per molto tempo;
• Nel mondo oltre 180 mila decessi da Covid-19.
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