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Benvenuto nel mio blog personale. In questa pagina racconto considerazioni, pensieri, preoccupazioni, analisi sulla vita quotidiana, condividendo parte del mio lavoro giornalistico e delle mie riflessioni personali. Lavoro come Giornalista a Torino dal 2000. Mi interesso degli argomenti più diversi, e in tutto questo tempo ho costruito un ampio portfolio di articoli. Pubblico regolarmente i miei articoli su Corriere della Sera - Corriere Torino, Voce Pinerolese, Gazzanet e siti web, cercando sempre di fornire resoconti chiari e onesti

martedì 21 aprile 2020

Il progetto per aiutare chi resta solo a Bruino ha funzionato

     Curato da volontari e professionisti per aiutare chi è rimasto isolato a causa del Coronavirus e per questo è vittima di un disagio psicologico. 

     CONSEGNA A DOMICILIO DI SPESA E FARMACI
     Accanto al progetto Andrà tutto bene (promosso e coordinato dall’Amministrazione Comunale con il Gruppo Comunale di Protezione Civile) per la consegna a domicilio dei farmaci e della spesa a chi ne faccia richiesta, e grazie ai numerosi volontari che hanno dato la loro disponibilità, l’assessorato alle Politiche Sociali ha attivato il progetto Nessuno resta solo. 
Il distanziamento e la conseguente interruzione dei rapporti sociali non solo limitano la libertà individuale, ma rischiano di far aumentare il disagio psicologico, che si può manifestare con la presenza di pensieri negativi, la paura di ammalarsi e nei casi più gravi con gli attacchi di panico o vivendo situazioni familiari insopportabili. 

      I VOLONTARI CONTATTERANNO I PIU' BISOGNOSI
     Sono stati selezionati e formati tredici volontari che ogni settimana contattano telefonicamente chi ha bisogno del supporto, per raccogliere bisogni, criticità o semplicemente fornire loro uno spazio di ascolto. Ogni settimana il gruppo s’incontra in videoconferenza per confrontarsi sulle situazioni che pos- sono apparire più problematiche e che nei casi più delicati si valuta l’affidamento agli psicologi volontari. 

«Abbiamo dato seguito al progetto 3C – Casa Cura Comunità, attivato nel 2019 nel quale erano stati individuati e contattati oltre duecento anziani tra i 75 e 85 anni, che alcuni operatori dell’ASL TO3 avevano visitato a domicilio per verificare le loro condizioni di salute ed ascoltare le loro necessità. Conoscevamo già quelle che potevano essere le situazioni di particolare fragilità ed abbiamo ampliato la platea inserendo altre situazioni di cui siamo venuti a conoscenza in questo mese. Dopo tre settimane dall’avvio mi pare che il servizio stia dando buoni risultati perché molte persone hanno gradito di essere contattate e di poter rompere la solitudine.» 

     OLTRE 200 I CONTATTI CON I CITTADINI
     In queste settimane di lavoro sono stati contattati più volte oltre duecento bruinesi e dalle telefonate è emersa una situazione di relativa tranquillità con alcuni casi, invece, di particolare fragilità. I buoni risultati dimostrati da questo progetto, nato per fronteggiare questa grave emergenza, fanno sperare che possa proseguire e strutturarsi come un servizio stabile di supporto all’interno della comunità. 

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